Fasano – L’Italia del tennis è ancora sul tetto del mondo, e questa volta un pezzo di quel trionfo parla, inaspettatamente, “fasanese”. Nel pomeriggio di ieri, domenica 23 novembre 2025, la Nazionale azzurra ha scritto l’ennesima pagina di storia battendo la Spagna e conquistando la Coppa Davis per la terza volta consecutiva. Un dominio assoluto, certificato dalle prestazioni impeccabili di Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, che hanno chiuso la pratica vincendo i rispettivi singolari senza rendere necessario il doppio decisivo, esattamente come accaduto nei quarti contro l’Austria e in semifinale contro il Belgio.
Ma se la cronaca sportiva celebra l’impresa collettiva e il talento della racchetta azzurra, a Fasano l’attenzione si è concentrata su un dettaglio che non è sfuggito ai più attenti osservatori del tennista romano Flavio Cobolli: sul suo corpo, tra i numerosi tatuaggi, campeggia il numero “72015”.

Il retroscena risale a qualche mese fa, durante la tournée nordamericana. In un’intervista rilasciata a Tennis Channel durante il torneo di Washington, Cobolli aveva svelato all’intervistatore Prakash Armitraj di essersi concesso quattro nuovi tatuaggi. Tra dediche romantiche alla fidanzata (una “J” e un cuore disegnato proprio dalla compagna), il tennista aveva mostrato il codice di avviamento postale della città pugliese. «Tra questi c’è il CAP di Fasano… ma è difficile da spiegarti», aveva tagliato corto il numero 3 d’Italia sorridendo alle telecamere statunitensi, lasciando un alone di mistero sul motivo di tale scelta.
Non una scritta a caso, dunque, ma un marchio indelebile. Cobolli utilizza il proprio corpo come un diario, imprimendo sulla pelle solo ciò che tocca profondamente le sue corde emotive.
Che quel “72015” nasconda un legame fortissimo con il territorio fasanese è fuor di dubbio, analizzando la “filosofia” dei tatuaggi dell’azzurro. Grande tifoso della Roma, Cobolli porta sul braccio una celebre frase dell’ex capitano Daniele De Rossi (“Sei tu l’unica mia sposa, sei tu l’unico mio Amor”). Ancor più recente e toccante è il tributo all’amico d’infanzia ed ex calciatore giallorosso Edoardo Bove: dopo i gravi problemi di salute che hanno costretto il calciatore a fermarsi, Cobolli si è tatuato la maglia numero 52 dell’amico, a testimonianza di un legame fraterno.
Se la sua pelle racconta di amori, fede calcistica e amicizie profonde, la presenza del codice postale di Fasano suggerisce che la città pugliese abbia un posto d’onore nel cuore del neo-campione del mondo. Mentre l’Italia festeggia la terza Coppa Davis, Fasano può sorridere con un pizzico di orgoglio in più: quel trofeo, alzato al cielo da Cobolli, ha anche il codice “72015” nel suo DNA.


