Fasano – La democrazia ha subito un duro colpo in queste Elezioni Regionali, sprofondando in un abisso di astensionismo, inferiore alla media pugliese. I numeri raccontano una storia di profonda disaffezione, trasformando l’urna in una sedia vuota per migliaia di cittadini.
Il confronto tra il prima e il dopo è brutale. La Regione Puglia, nel suo complesso, ha assistito a una flessione storica del voto, scendendo dal 56,35% di partecipazione del 2020 all’attuale 41,93%. Un calo che supera i 14 punti percentuali e che ha già acceso i riflettori sulla crisi della rappresentanza.
Ma Fasano ha fatto di peggio, consolidando la sua posizione di fanalino di coda della partecipazione:
Ente Votanti 2020 Votanti 2025 Scarto Assoluto
Fasano 50,76% 40,26% -10,50 punti
Regione Puglia 56,35% 41,93% -14,42 punti
Mentre il calo in termini percentuali assoluti della Puglia (-14,42%) è stato più ampio, Fasano si attesta con un triste 40,26%, rimanendo 1,67 punti sotto la media regionale (41,93%).
Oltre 3.800 voti scomparsi: la disillusione è il vero vincitore
Il dato inequivocabile per Fasano è la perdita secca di 3.805 votanti (da 18.174 a 14.369). Un intero spicchio di elettorato ha deciso di voltare le spalle, un gesto che non è solo una scelta personale, ma un sonoro schiaffo alla classe politica locale e regionale.
Il messaggio è chiaro: per una porzione crescente di fasanesi, le elezioni regionali sono diventate un esercizio sterile, il cui esito non incide sulla vita quotidiana. La disillusione e la mancanza di fiducia nelle istituzioni hanno prevalso su ogni appello al dovere civico.


