CASO SPINOSO
Caso Marò: negata riunione a Savelletri ai delegati Cocer
Alcuni esponenti del Consiglio Centrale di Rappresentanza militare avevano scelto la frazione fasanese proprio per la presenza del magnate indiano

FASANO - "Forte imbarazzo" esprimono cinque componenti del Cocer interforze nell'apprendere "la negazione da parte del capo di Stato Maggiore della Difesa" a che i delegati si riunissero oggi (venerdì 5 settembre) presso la Guardia Costiera di Savelletri Fasano, località dove è presente il noto magnate indiano Pramod Agarwal per festeggiare il matrimonio della figlia. "Si volevano discutere nella terra di Salvatore Latorre e Massimiliano Girone - affermano, in una nota - iniziative di solidarietà ed eventuali soluzioni per portarli a casa".
"I motivi di tale diniego - scrivono i delegati del Cocer - non sono dati sapere. C'era, forse, qualche preoccupazione che si esternasse la propria disapprovazione nei confronti del Governo sulla vicenda Marò? Non si sovvertono i dettami dei regolamenti vigenti negando una convocazione al Cocer? E' possibile che non ci siano altre strade da percorrere oltre a quelle che la diplomazia, con apparente prudenza ed attenzione agli aspetti economici e commerciali, ha percorso? Strade che per ora hanno portato Massimiliano e Salvatore già di fatto ad una sorta di detenzione".
Secondo i delegati del Cocer "si è creato un grave precedente per la democrazia interna alle Forze armate, negando una opportunità di salvezza per i nostri fratelli Salvatore e Massimiliano. Alla figlia del magnate indiano, sono state comunque inviate le rose gialle con annesso biglietto augurale da parte di tutto il Cocer".
"Trovo assolutamente ingiustificato il diniego ricevuto dai cinque componenti del Cocer interforze che volevano riunirsi presso la Guardia Costiera di Savelletri Fasano per discutere iniziative riguardanti la solidarietà ai Marò Massimiliano Girone e Salvatore Latorre. Condivido lo stato di rabbia e delusione diffuso fra i componenti delle forze armate, a cui viene addirittura proibito di riunirsi per affrontare il tema dei due colleghi detenuti da oltre novecento giorni in India'': A dichiararlo Gianni Alemanno dell'ufficio di presidenza di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, in una nota.
''Noi di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale - aggiunge Alemanno - esprimiamo solidarieta' per l'accaduto e chiediamo ancora una volta al governo Renzi di mettere in campo iniziative concrete per riportare finalmente a casa i nostri due soldati. Non basta certamente l'emendamento approvato l'altro ieri, che rinvia addirittura al 2015 l'eventuale rinuncia a partecipare a missioni di pace nell'Oceano Indiano. Dopo il malore di Latorre è chiaro che non c'è più tempo da perdere e non vogliamo più assistere alle passerelle dei ministri Mogherini e Pinotti, incapaci di prendere iniziative concrete".
di Redazione
05/09/2014 alle 05:51:21
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