Vivere 'Senza Confini': la scrittrice Gabriella Mozzati al Consiglio dei Ragazzi

Fasano - Avere davanti un pubblico di giovanissimi, curiosi e insaziabili, spesso destabilizza gli adulti. Per la scrittrice Gabriella Mozzati, invece, è stato sorprendente e stimolante ascoltare le domande attente degli studenti che compongono il Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze. Ieri 23 gennaio, l'Aula Consiliare è stata il contenitore di un vivo dialogo fra adulti e bambini: da un lato, la dott.ssa Pinto e la scrittrice del libro presentato, Senza Confini, dall'altra i ragazzi del Consiglio e una classe di prima media del comprensivo “G. Galilei” di Pezze di Greco, accompagnati da tutor e docenti, alla presenza dell'assessore Caroli.

Uno solo è l'antidoto per sviluppare appieno se stessi: viaggiare. Anzi, viaggiare senza confini, senza preconcetti. Il filo rosso che ha accompagnato questa inconsueta seduta consiliare è stato svelato dalle tante domande – alcune improvvisate, altre già costruite – che i ragazzi hanno rivolto alla Mozzati. Curiosità sui viaggi raccontati nel libro, storie e punti di vista della scrittrice, soluzioni e pareri: insomma, i ragazzi sono riusciti a cavare il meglio dall'occasione. Due sono stati i punti fermi: primo, i confini sono costruzioni mentali e si potrebbero abbattere privilegiando l'individuo, a discapito della collettività; secondo, viaggiare da viaggiatori, non da turisti, e questo significa pensare, vedere e sentire come l'altro.

Il ricavato della vendita del libro, infatti, sarà devoluto a BiblioMulas, un progetto che incentiva e promuove la lettura e la scrittura in Venezuela. I testi sono portati in spalla da un mulo chiamato Morichala, che va in giro per la città di Mérida (in Venezuela, appunto) insieme al “bibliomulero”, in luoghi e istituzioni educative in cui sono previsti interventi settimanali. La particolare spedizione di Morichala è assistita da promotori e animatori che creano e intrecciano collegamenti con le parole incoraggiando bambini, adolescenti, insegnanti e membri della comunità a prendere in mano un libro e a compiere, così, un piccolo gesto rivoluzionario.