CULTURA E SPETTACOLO
Rita Lopez emoziona il numeroso pubblico al Palmento
Il terzo appuntamento della rassegna 'Al calar della sera': con il libro 'Apri gli occhi' si è raccontato il Sud e quegli aspetti ancestrali che sancivano 'l'educazione nel meridione'

Fasano – Il titolo del romanzo presentato ieri, mercoledì 15 luglio, nella rassegna “Al calar della sera” organizzata da Glitter presso il relais “Il Palmento” a Locorotondo, è una sorta di mantra, di acclamazione che ogni donna e ragazza del meridione si è sentita rivolgere almeno una volta: “Apri gli occhi” o nella sa versione dialettale “Iapr l'ecchij”.
L'autrice del romanzo, Rita Lopez, scrittrice e archeologa, ha racchiuso nelle pagine del suo romanzo uno spaccato di società che è vivo nei ricordi di ogni donna cresciuta “a Sud”.
L'incontro, moderato sapientemente, da Cinzia Cupertino a cui va il plauso di aver fatto immedesimare nei protagonisti del romanzo, e aver riportato in superficie aspetti dell'infanzia legati al divario di educazione tra bambini e bambine.
La presentazione è stata intervallata da diverse letture del romanzo effettuate da un acuto e frizzante Achille Chillà e dalle meravigliose raffigurazioni di Gabriella Cavallo, donate poi all'autrice.
Nel romanzo si ripercorre il periodo buio degli anni 70 in Italia, attraverso gli occhi e le vicende dei ragazzi protagonisti, dall'estrazione e eduzione molto differente: i fratelli Anna e Saverio, Rosy.
Ascoltando i brani letti, con novizia di interpretazione, da Achille Chillà si ricostruisce uno spaccato della società di qualche decennio fa, in cui il figlio maschio era “coccolato e viziato” mentre la figlia femmina era educata a “essere una perfetta casalinga, succube della controparte maschile” e a cui continuamente si ricordare di “aprire gli occhi” come un monito perenne di cui spesso non si percepiva l'entità del significato.
L'amicizia con Rosy, giovane di estrazione sociale borghese rispetto di due fratelli, porterà la rottura dell'equilibrio e la reale “apertura degli occhi” agli archetipi sociali che il tempo imponeva.
Anna, la protagonista, può essere una Euridíce Gusmão (protagonista del romanzo di Martha Batalha e recentemente della trasposizione cinematografica “La vita invisibile di Euridice Gusmao” di Karim Ainouz) ante litteram, il ritratto di una donna che cerca di estraniarsi dalla violenza culturale che la società impone “silenziosamente, perché si è sempre fatto così!”.
Prossimo appuntamento con la rassegna "Al calar della sera", mercoledì 22 luglio, a partire dalle 18:30, con la presentazione del quarantesimo numero del semestrale di letteratura e altre scritture “Incroci- Tenere Famiglie”.
di Marica Mastrangelo
16/07/2020 alle 06:49:22
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